
Riempimento sotto vuoto e trattamento dell'olio
Questi trattamenti si applicano nei seguenti casi:
- primo riempimento di apparecchi nuovi giunti sul luogo di installazione riempiti di azoto secco in leggera sovrappressione
- a seguito di interventi di manutenzione che hanno richiesto lo svuotamento dell’olio parziale o totale dell’olio
Le prescrizioni contenute nella presente specifica si applicano per apparecchiature di grande potenza a tensione massima superiore a 72,5 kV, riempite con oli isolanti minerali, inibiti o non inibiti, rispondenti all’origine alle specifiche della Norma IEC 60296.
Il servizio è comprensivo delle seguenti attività:
- Trasporto a/r del personale, degli impianti tecnologici e delle attrezzature dalla Sea Marconi al luogo di erogazione del servizio indicato dal Cliente
- Installazione e allestimento del cantiere, collegamento idraulico e elettrico degli impianti di trattamento
- Analisi DEOSVISION® di controllo qualità dell’olio nuovo
- Trattamento preliminare dell’olio nuovo
- Preparazione del trasformatore al vuoto
- Applicazione del vuoto
- Riempimento parziale sottovuoto
- Riempimento finale verifica dei livelli e sfiati
- Riempimento degli accessori
- Trattamento finale dell’olio
- Analisi DEOSVISION® di controllo qualità a fine intervento
Inibizione
A seguito dei trattamenti di depolarizzazione da zolfo corrosivo e la conseguente rimozione del DBDS, può essere necessario ripristinare la stabilità all'ossidazioen dell'olio mediante l'aggiunta di un additivo antiossidante come il DBPC (2,6-Di-Ter-Butil-Paracresolo) o il Di-Ter-Butil-Fenolo.
Passivazione
Il problema dello zolfo corrosivo può essere contrastato in maniera efficace e definitiva solo mediante la depolarizzazione selettiva Chedcos, tuttavia ( leggi qui ) Sea Marconi è in grado di eseguire anche il trattamento di passivazione che però tende a perdere efficacia nel tempo.
Questa operazione consiste nell'aggiungere all'olio corrosivo un additivo passivante (ToluilTriazolAmmina o Ciba-Irgamet 39 o NyPass) che ha l'obiettivo di proteggere le superfici in rame dall'attacco dei composti corrosivi come il DBDS.