In presenza di macchine in esercizio con oli isolanti contaminati da PCB, Sea Marconi ha sviluppato e brevettato il servizio di dealogenazione PCB chiamato CDP Process®, una soluzione integrata che impiega:
- unità
di trattamento dell’olio (DMU) realizzate internamente
- reagenti
di dealogenazione brevettati
- procedure
operative esclusive e consolidate
L’azione sinergica di questi tre elementi consente di riclassificare “NO PCB” fluido e macchina ed allo stesso tempo permette di ripristinarne le condizioni ottimali in conformità alle norme e le guide tecniche di settore.
Sea Marconi è stata pioniera in quest’ambito, poiché la prima versione del CDP Process® per la decontaminazione dei trasformatori e la dealogenazione di PCB negli oli isolanti dei trasformatori venne sviluppata già nel 1982.
CDP Process® risolve il problema del PCB nell'olio evitando le criticità operative del cambio dell’olio stesso. Si tenga presente che il fluido isolante nuovo verrebbe comunque contaminato dal PCB nell’olio residuale di impregnazione dei cartogeni.
CDP Process® ha delle caratteristiche uniche, garantisce concentrazioni PCB conformi ai limiti fissati da leggi locali o dalle specifiche interne: PCB < 50; < 25; < 10; <2 mg/Kg, con garanzia a 90 giorni.
L’intervento si realizza
eliminando i costi e le complesse procedure amministrative di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti PCB presso operatori autorizzati.
CDP Process® opera in sicurezza, a basse temperature (80-100 °C) e non presenta rischi di scoppio e/o incendio.
Il CDP Process® è classificato come la migliore tecnica disponibile
- MTD (in inglese BAT – Best Available Technique) per decontaminare da PCB sia i trasformatori in servizio sia quelli a fine vita (Ministero dell’Ambiente italiano, D.M. 29/01/2007 - G.U. n. 133 del 7/06/2007).
LA DECONTAMINAZIONE (quale è il CDP Process®) È UN’ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALLO SMALTIMENTO ED È ESTRANEA A QUALSIASI ATTIVITÀ DI GESTIONE RIFIUTI.
Le referenze internazionali hanno permesso a Sea Marconi di aggiudicarsi diverse gare emesse da organizzazioni mondiali nei paesi in via di sviluppo.
Si ricorda che la normativa vigente ( Direttiva 96/59/CE - D.Lgs 209/99 art. 5 comma 2 - Guida CEI 10-38 cap. 8.2) prescrive i seguenti
volume apparecchio | concentrazione PCB (mg/kg) | scadenza |
---|---|---|
< 5 dm3 | > 50 | 31 dicembre 2005 |
> 5 dm3 | tra 50 e 500 | fine vita operativa |
> 5 dm3 | > 500 | 31 dicembre 2010 |
Dal punto di vista normativo quindi ad oggi non dovrebbero esserci più trasformatori contaminati oltre i 500 mg/kg.
Sempre teoricamente, tutti i trasformatori contenenti PCB di cui è ancora possibile l’utilizzo (poichè contaminati tra i 50 e i 500 mg/kg ed in b uono stato funzionale) dovrebbero risultare completamente ad inventario nazionale.
ATTENZIONE: “in buono stato funzionale”.
D.Lgs 209/99 art. 5 comma 4
“ I trasformatori (contaminati tra 50 e 500 mg/kg) possono essere utilizzati in attesa di essere decontaminati o smaltiti solo se in buono stato funzionale, non presentano perdite di fluidi ed i PCB in essi contenuti sono conformi alle norme od alle specifiche tecniche relative alla qualità dielettrica
”
Prestare quindi la massima attenzione innanzitutto:
Il reagente è indispensabile per ottenere l'eliminazione del PCB
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